Strepitio per ogni orma che si crea al di sopra del legno posto al suolo: il suo canto è amabilmente dolente. Per ogni nota che suona nei pressi del mio cuore, il petto mi si stringe in una morsa deliziosa; diventa interessante piangere l'ardore per riuscire a mutarlo in stelle, o ancora prendere la curiosità e lasciarla balenare nell'oblio della mente umana - che, a sua volta, si domanda cosa si nasconda nella laboriosità dei pensieri più nascosti. Odo un rumore lieve oltre la melodia della marcia che celebra la nascita: il tocco di questi passi sordi, abbandonati armoniosamente all'infinito, a chi mai appartengono?
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ORGANIZATION XIII!»